SANTUARI MARIANI
SANTUARIO DI
JASNA GORA Czsestochowa, Polonia dedicato
alla Madre di Dio. Il primo gennaio, la Chiesa celebra la Madonna con il titolo
di Madre di Dio. E’ una festa liturgica voluta da Paolo VI, per mettere l’anno
che inizia sotto la protezione della Madonna. Uno dei santuari più famosi,
dedicati appunto alla Madre di Dio, è quello di Czsestochowa, il santuario
mariano polacco nazionale. E’ un santuario fortezza, costruito alla fine del
1300, per proteggere il quadro della Madonna nera, immagine miracolosa che la
tradizione fa risalire a San Luca.
SANTUARIO DELLA
MADONNA DELLE GRAZIE Costa di Folgaria, Trento.
Festa, il 7 gennaio. Si trova a quota 1230 metri. Nel gennaio 1588, la Madonna
apparve a un monaco, Pietro dal Dosso, chiedendogli di costruire in quel luogo
una chiesetta. Per secoli, il santuario fu uno dei luoghi mariani più importanti
del Trentino. Nel 1955 Pio XII, proclamò la Madonna delle Grazie di Costa,
“patrona insigne e principale di tutti gli sciatori d’Italia”.
SANTUARIO DELLA
MADRE DI DIO INCORONATA Nei pressi di Foggia.
Festa, il primo gennaio e l’ultimo sabato di aprile. Ha origine da una
apparizione avvenuta nel 1001. Vi si venera una statua lignea, di stile
bizantino. Santuario famosissimo, soprattutto nel Medioevo, meta di pellegrini
provenienti da ogni parte. Tra i più illustri, San Francesco d’Assisi,
Sant’Antonio di Padova, Sa Vincenzo Ferreri, San Gerardo, San Pio da
Pietrelcina, e Papa Wojtyla. L’attuale costruzione venne inaugurata nel 1965.
SANTUARIO DELLA
MADONNA DEL MIRACOLO Si trova all’interno della
Basilica di Sant’Andrea delle Fratte a Roma. Il 20 gennaio 1842, un giovane e
ricco ebreo, di nome Alfonso Ratisbonne, era nella basilica come turista. La
Madonna gli apparve nell’atteggiamento della famosa Medaglia miracolosa, che
cominciava ad essere diffusa in Francia. Il Ratisbonne si convertì, divenne
sacerdote gesuita. Il fatto venne ritenuto autentico, dopo regolare processo
canonico, contribuendo alla devozione della diffusione della Medaglia
miracolosa. Per le molte conversioni che avvennero, Papa Benedetto XV chiamò
questo santuario la “Lourdes romana”.
SANTUARIO DELLA
PIETA’ A Cannobio, sul lago
Maggiore. La sera dell’8 gennaio, una ragazza di nome Antonietta, di 13 anni, va
nella sua camera. Al muro ha appeso un quadro con la Madonna Addolorata che
tiene tra le braccia Gesù morto. Vede che le immagini si animano e piangono
sangue. Accorrono i familiari e tutti assistono al prodigio. La notizia si
diffonde, arriva altra gente e tutti vedono il miracolo. Sul lago sorge una
cappella meta di pellegrinaggi. Nel 1571 San Carlo Borromeo ordina la
costruzione di un grande santuario, che è l’attuale.
SANTUARIO
MADONNA DI LOURDES
Festa, 11 febbraio. Il santuario si trova in Francia, ai
piedi dei Pirenei. A un complesso che comprende chiese, piazzali, ospedali.
A il più noto e frequentato santuario d'Europa. L'11 febbraio 1858, la
Madonna apparve a una ragazza quattordicenne di nome Bernadette
Soubirous. Nei mesi successivi le apparizioni si ripeterono per altre
17 volte. La Vergine si rivelò dicendo: "Io sono l'Immacolata Concezione". Alla
nona apparizione la invitò a scavare nella terra e in quel luogo scaturì una
fonte, che è ancora oggi meta di milioni di ammalati e dove si verificano
strepitose guarigioni.
SANTUARIO
MADONNA DELLE LACRIME
Treviglio (Bergamo). Festa, il 28 febbraio. Quel giorno
del 1522, la città era assediata dalle truppe francesi e doveva essere rasa
al suolo. La popolazione gremiva le chiese pregando. Ad un certo
momento una immagine della Madonna, dipinta sul muro della Chiesa di
Sant'Agostino, cominciò a versare lacrime. Si grida al miracolo. Le truppe
francesi, spaventate, si ritirano, la città è salva, e fa costruire un grande
santuario.
SANTUARIO MARIA
SS ADDOLORATA
Monte Senario di Vaglia (Firenze). Festa, 17
febbraio. Nel 1223, sette giovani fiorentini si ritirarono sul Monte
Senario per condurre vita eremitica. Dopo qualche anno, erano considerati
dei santi ed ebbero in dono una parte del monte su cui avevano costruito le
loro capanne. Eressero una cappella alla Madonna e diedero vita alla
"Congregazione dei Servi di Maria". In seguito quella Cappella divenne una
grande chiesa con accanto il convento.
SANTUARIO
MADONNA DEL FUOCO, FORLI’
Festa, 4 febbraio. Questo santuario è costituito da una
ricca Cappella che si trova all'interno del Duomo di Forlì. Sull'altare è
custodita l'immagine della "Madonna del Fuoco", protettrice della cìttà e della
Dìocesi. Si tratta dì una xìlografìa, cioè un'incisione su carta, che è la più
antica xilografia italiana che si conosca. Nel 1428 si trovava in una scuola che
il 4 febbraio di quell'anno prese fuoco. L'incendio durò due giorni e distrusse
tutto, ma non quell'immagine che rimase miracolosamente illesa. Fu portata in
Duomo e divenne la protettrice della città.
SANTUARIO
MADONNA DELLA MISERICORDIA
Banchette di Bioglio (Biella). Festa, 24 febbraio. Il
santuario sorge a 700 metri sul mare, alle pendici del Monte Rovella. Secondo la
tradizione, sul luogo sorgeva un tabernacolo con l'immagine della Madonna.
Contro di essa, un giorno, un esaltato gettò un sasso che colpì la fronte della
Vergine lasciandovi un livido. La gente del posto ne fu indignata e, in
riparazione, per chiedere perdono, misericordia, costruì una chiesa,
incorporando il tabernacolo. Sì verificarono molte guarìgioni prodigiose e
la chiesetta venne poi varie volte ampliata.
SANTUARIO
MADONNA DEI MIRACOLI
a
Motta di Livenza (Treviso). Festa, 9 marzo. Nel 1401, la Madonna apparve a
un contadino, Giovanni Cigagna, e gli chiese che su quel luogo venisse
costruita una chiesa a lei dedicata. Dopo altri fatti prodigiosi, il
santuario venne edificato tra il 1486 e il 1570. Si tratta di una splendida
costruzione del Sansovino, che al suo interno conserva opere di Palma
il giovane, del Pordenone e altri della Scuola del Tiepolo. L'immagine
rappresenta la Vergine con il Bambino steso sulle ginocchia e due angeli in
adorazione.
SANTUARIO SANTA
MARIA DE FINIBUS TERRAE
a
Santa Maria di Leuca (Lecce). Festa, 25 marzo. Il Santuario sorge sull'estrema
punta del tallone d'Italia e da qui deriva il suo nome. Risale ai primi anni del
cristianesimo. Edificato sulle rovine dell'antico tempio di Minerva, fu
distrutto sotto l'Imperatore Galerio (293-311), e poi riedificato e
consacrato al culto di Maria Vergine nel 343 da Papa Giulio I. Dopo numerose
devastazioni da parte di pirati saraceni, fu ricostruito nel 1507. Ma venne
ancora distrutto dai musulmani, e ricostruito e consacrato nel 1663.
SANTUARIO
NOSTRA SIGNORA DEI MIRACOLI
a
Saronno (Varese). Festa, 24 marzo. Nel 1460 la Vergine apparve a Pietro
Moranti, paralitico, dicendogli: "Se vuoi guarire, va alla strada Varesina,
édifica un tempio là dove sorge il simulacro della Madonna, i mezzi non
mancheranno giammai...". L'infermo decise di fare tutto quello che aveva
sentito e guarì. Si diede da fare molto e dopo trent'anni il tempio era
realizzato e risultò un capolavoro. A uno dei santuari più frequentati dell'area
milanese.
SANTUARIO DELLA
SANTISSIMA ANNUNZIATA
a
Firenze. Festa, 25 marzo. Contiene un affresco del 1300 che rappresenta Maria
nell'atto di pronunciare il sì al mistero dell'Incarnazione. Si racconta
che l'autore dell'affresco si sarebbe scoraggiato al momento di ritrarre il
volto della Vergine, ma tornando al lavoro il giorno successivo lo vide
completato in ogni particolare.
SANTUARIO MARIA
SANTISSIMA ADDOLORATA
a
Guasto di Castelpetroso (Isernia). Festa, 22 marzo. In quel giorno, nel 1888, la
Vergine apparve a due bambine, inginocchiata davanti al corpo esanime del
Figlio. Il prodigio si ripeté alla presenza del vescovo e di numerose altre
persone, tra cui il conte Acquaderni di Bologna che fu guarito da una grave
malattia. Fu lui a far costruire il santuario, che attualmente è il più
frequentato del Molise.
SANTUARIO SANTA
MARIA DELLA CROCE
a
Crema (Cremona). Festa, 25 marzo. La notte del 3 aprile 1409, Caterina degli
Uberti, venne percossa brutalmente dal marito e lasciata moribonda in mezzo a un
bosco. La povera donna invoca la Vergine per poter ricevere almeno gli ultimi
sacramenti e la Vergine le appare, la consola e le ferite si rimarginano.
Condotta in città, racconta il fatto alle autorità, riceve i sacramenti e muore
serenamente.
SANTUARI
DELLA CALABRIA
CASSANO
ALLO IONIO (CS)
Santa Maria della Catena Diocesi: Cassano allo Ionio.Indirizzo: Contrada Madonna della
Catena. Calendario: La festa viene
celebrata la seconda domenica di maggio e i sette sabati fra la Pasqua e la
Pentecoste. Il santuario è immerso in un
suggestivo scenario naturale fra ulivi e querce su di una collina, poco distante
dal monte delle Armi. Le sue origini risalgono al VII-VIII secolo, a opera
dei monaci greco-ciprioti. L'attuale
tempio fu innalzato nel XVI secolo ed è stato dedicato alla Vergine
liberatrice delle catene e dei mali del peccato. La costruzione, già presente in epoca preromana, è
circondata da un grandioso porticato rinascimentale ad archi ed è
ornata di affreschi e di pitture. L'immagine venerata dall' VIII
secolo, sorprendente per la sua soavità (e per questo da sempre
attribuita ad una mano miracolosa) stringe con una mano una catena
spezzata e con l'altra il Bambino Gesù benedicente.Nelle vele della cupola
sono rappresentate quattro tele con gli evangelisti.
CASTROVILLARI
(CS)
Madonna del Castello Diocesi: Cassano allo Ionio.
Indirizzo: Via Castello, 1. Calendario: La
festa di Santa Maria del Castello si celebra il I° maggio. Note: Al centro della piazza della città si trova una
fontana ottagonale dove è raffigurata su pannelli di marmo la storia del
santuario. A Castrovillari, nel 1090, il
Conte Ruggero il Normanno iniziò, in una spianata sopra un poggio, la
costruzione di un castello. Secondo la tradizione ciò che di giorno veniva
costruito, la notte veniva distrutto. Si scavò e fu trovata, su una parete
affrescata, un'immagine della Madonna con Bambino, in stile
bizantino. Al posto del castello fu dunque costruito un tempio
cristiano, che prese appunto il nome di Santa Maria del Castello. Il
santuario venne rifatto in stile barocco nel 1769. L'abside guarda verso la
città. La facciata, con due portali romanici, è preceduta da un
portico con alto basamento e robusti contrafforti.L'interno è a tre navate
divise da pilastri, con pavimento in marmo.
LAURIGNANO
(CS)
Madonna della Catena Padri Passionisti Diocesi:
Cosenza-Bisignano. Indirizzo: Via Fr. Benedetto Falcone. Calendario: La festa
viene celebrata l'ottava di Pasqua. Le origini del santuario risalgono
ad un fatto miracoloso. Nel 1301 la Madonna apparve ad un mendicante cieco,
Simone Adami, che riacquistò prodigiosamente la vista. Si gridò al
miracolo e gli abitanti accorsero nella boscaglia dove era avvenuto il
fatto: vennero ritrovati i ruderi di un'antica cappella e, appesa al muro,
l'immagine della Vergine che Simone riconobbe come la Signora che gli era
apparsa. Nel 1471 fu costruita una cappella in cui venne collocata l'effigie
della Vergine della Catena con il Bambino in braccio. Il santuario crollò
in seguito ad un terremoto, ma il quadro non subì danni. Lo smarrimento
dell'oggetto sacro si ripeté più volte nel corso del tempo, ma il suo
ritrovamento avvenne puntualmente.La basilica attuale è stata costruita fra
il 1929 e il 1933. Sulla facciata è posto un bassorilievo in travertino
della Madonna della Catena. Bellissime
le vetrate istoriate con la raffigurazione di scene di vita della Madonna e
nella grande vetrata centrale la Madonna è ai piedi della Croce.
All'interno troviamo un'artistica Via Crucis in marmo bianco.
GIMIGLIANO
(CZ)
Madonna di Porto Diocesi: Catanzaro-Squillace.
Indirizzo: Via Santa Maria di Porto. Note: Nel 1959 è stato costruito un
nuovo e grandioso santuario, in stile classico-rinascimentale. Il
santuario ha avuto le sue origini nel 1625-1626 quando Sicilia e
Calabria furono flagellate dalla peste e dal terremoto. La popolazione del
luogo volle un'immagine della Madonna di Costantinopoli per supplicare
la sua protezione. Ci si rivolse perciò ad un pittore locale, ma il quadro,
appena abbozzato, si ritrovò il giorno dopo terminato, non da mano
umana. Il dipinto acquistò potere miracoloso e continua ad essere
oggetto di profonda venerazione. Cristina Siccardi
Dalla rivista mensile dei Salesiani Maria
Ausiliatrice
SANTUARI
DELLA PUGLIA
FOGGIA
Santuario
Madre di Dio Incoronata Diocesi: Foggia-Bovino.
Indirizzo: Borgo Incoronata. Calendario: Tre le feste celebrate. II I° gennaio
si festeggia Maria Madre di Dio; l'ultimo sabato di aprile la solennità
dell'apparizione; il 12 marzo il beato Luigi Orione.
Note: Negli ultimi anni è stata costruita, in
prossimità del santuario, una chiesa all'aperto capace di contenere 5000
persone. Durante l'anno si tengono diversi congressi e nei mesi di
aprile-maggio viene annualmente organizzato il "Premio Incoronata", una
biennale di arte sacra: arti figurative negli anni dispari, arti letterarie
negli anni pari.
Il
santuario affonda le sue origini in uno straordinario evento
miracoloso. L'ultimo sabato di aprile di mille anni fa esatti, il lontano 1001,
la Madonna apparve su una quercia nel bosco del Cervaro a due persone: il
conte di Ariano Irpino, cacciatore, e ad un pastore. La Vergine si
presentò come la Madre di Dio e domandò la costruzione di una chiesa sul luogo
dell'apparizione promettendo gioie e benedizioni.
In
un primo tempo sorse una cappella custodita da un anacoreta. In seguito i
monaci Basiliani ingrandirono la chiesa, lasciando nel centro la primitiva
costruzione e fondarono un convento con annessa casa di
accoglienza per viandanti e pellegrini. Nel 1140 si stabilirono i
Verginíani e nel 1230 circa divennero custodi del santuario i
monaci Cistercensi che vi rimasero fino al 1500, quando
terminarono i lavori della costruzione del nuovo complesso. Dal
XVI secolo divenne commenda cardinalizia, fino al tempo
dell'occupazione napoleonica, e cioè all'inizio del XIX secolo, tempo di
decadenza per il santuario, che riprese vita a partire dal secolo dopo. Il
1° aprile 1950, il vescovo di Foggia, monsignor Fortunato Maria Farina, affidò
il santuario alla congregazione di don Orione che costruì il nuovo tempio
inaugurato l'11 aprile 1965.
Il
nuovo complesso, progettato dall'architetto romano Luigi Vagnetti, è
semplice e sobrio e unisce lo stile moderno alle tradizioni edilizie
pugliesi del trullo e della capanna, su pianta centrale, a croce greca
con una cupola centrale (alta 32,5 metri) e quattro minori che la
circondano. Al centro del santuario si trova l'ampio presbiterio, con
l'originale tabernacolo a forma esagonale, in rame battuto.
Ai
lati del presbiterio, due scale conducono alla cripta, dove si trovano i
resti dell'originaria cappella, attualmente racchiusa da una
cancellata in ferro battuto. Sopra l'altare è collocato il quadro, di
scuola ottocentesca napoletana che riproduce la Vergine con il Bambino
Gesù, e sotto lo stesso altare è custodito il "santo legno", il tronco di
quercia che ricorda l'albero sul quale apparve la Madonna.
Dietro l'artistica griglia che circonda l'altare del
santuario si trova il trono della Vergine, raggiungibile tramite due rampe
di scale. È costituito da un polittico marmoreo di cinque riquadri a
cuspide, con al centro la venerata statua della Madonna. Scolpita nel
noce scuro la Madonna è seduta, in atteggiamento di ascolto e con la
braccia aperte. Indossa paramenti di seta bianca ricamati d'oro e con in
capo la corona.
Un
gigantesco lampadario in ferro, del Vignetti, è collocato nella cupola centrale
ed è a forma di corona del diametro di ben 10 metri e del peso di 40
quintali.
LATIANO
(BR) Santuario
Santa Maria di Cotrino Diocesi: Oria. Indirizzo: Via
Oria.
Calendario: La festa del santuario si celebra il
4-5-6 maggio. Il 20 agosto festa di san Bernardo.
Note: II santuario produce e vende olio e vino. Si
vendono anche liquori, caramelle, prodotti cosmetici, apiari ed erbe
medicinali, prodotti in altri monasteri.
In
contrada Cotrino, agli inizi del 1500, fu ritrovato in modo prodigioso, un
affresco rupestre: ad una donna, cieca, sorda e muta, apparve in sogno la
Vergine. Dopo averla guarita la invitò a recarsi in contrada Cotrino dove le
disse che avrebbe trovato un'immagine dipinta su un muro, nascosta fra i
rovi. E l'immagine fu veramente scoperta.
Qui
fu dunque costruita una chiesa alla Madonna. Più tardi, nel XVII secolo sorse un
monastero che dal 1922 è custodito dai Cistercensi di Casamari. Il
nuovo tempio, opera dell'ingegner Luigi Sticchi, è stato consacrato dal
vescovo di Oria, monsignor Armando Franco, il 7 novembre del 1992.
MOLFETTA
(BA) Santuario
Madonna dei Martiri Frati Minori Francescani Diocesi:
Molfetta-Ruvo-GiovinazzoTerlizzi.
Calendario: Festeggiamenti il 7-8-9 settembre e la
domenica seguente con suggestiva processione per terra e per mare. Si
celebra anche la festa del perdono di Assisi (1-2 agosto; veglia
dell'Assunta), la festa di san Francesco e a Natale è d'uso allestire il
presepio vivente.
Note: Il santuario possiede una ricca biblioteca
mariana con volumi, riviste, immagini, cartoline, francobolli. Si
organizzano con frequenza conferenze e concerti d'organo, di vari
strumenti e corali. Nel tempo natalizio si svolge la rassegna della
Santa Allegrezza, che prende il nome da un canto tradizionale
natalizio molfettese.
Sulla riva del mar Adriatico nel 1162 Ruggero I, re
delle Due Sicilie, fece costruire una chiesetta dedicata a Maria
Santissima dei Martiri, ossia dei crociati morti per liberare il Santo
Sepolcro e considerati martiri. La chiesetta venne innalzata sul sito
dove in precedenza esisteva un ostello, utilizzato da crociati e pellegrini che
andavano e tornavano dalla Terra Santa. L'ostello era conosciuto come
"Ospedaletto dei Crociati".
Nel
1188 giunse dall'Oriente una splendida icona in stile neobizantino della
Madonna della Tenerezza che prese il nome della chiesa: Madonna dei
Martiri. Nel XIII secolo venne costruita una chiesa più grande che lasciò
intatte le precedenti costruzioni.
Nel
1829 i frati Minori presero in custodia il santuario e dal 1838 iniziarono
a trasformarlo in un tempio più grande a tre navate in stile neoclassico
(1850). Nel 1898 fu realizzata la facciata in pietra locale. Il 27 aprile
1987 Giovanni Paolo II ha elevato il santuario a basilica pontificia.
La
costruzione si compone di tre parti: l'aula basilicale a tre navate in stile
neoclassico; il presbiterio in stile romanico-gotico con una delle due
cupole, sopra 1'altar maggiore, che risale al XIII secolo; il coro
dell'Ottocento. Il santo Sepolcro del 1503 è costruito con pietre di
Gerusalemme.
Nell'antico Ospedaletto dei Crociati si può ammirare dal
1992 un artistico presepio permanente.
Dalla rivista mensile dei Salesiani Maria
Ausiliatrice
Cristina Siccardi
SANTUARI DELLA TOSCANA
Calendario: Vengono
festeggiati il ritrovamento dell'immagine miracolosa l'ultima domenica di
aprile e la festa solenne la seconda domenica di settembre, preceduta da
novena, con processione la sera della vigilia.
Il Santuario sorge sul colle
di Volpignano, chiamato nel XVII secolo «Selva del Paradiso». La devozione a
questa Madonna iniziò nel 1685, quando l'effigie venne scoperta in una casa
cadente che doveva essere demolita. Iniziò una catena di grazie e
perciò nel 1691 ebbe origine il Santuario, affidato al curato, coadiuvato
dalle Suore Figlie di Gesù, custodi dell'annesso Convento. Dal 1947 la
chiesa è diventata parrocchiale.
La chiesa, ad unica navata,
è in stile barocco. L'altare maggiore porta al centro una nicchia in cui è
conservato l'affresco della Vergine con il Bambino Gesù, è avvolta in abito
rosso con il manto bianco: ha sguardo dolce e tiene sulle ginocchia il piccolo
Gesù, anche lui sorridente. In alto, sopra l'altare, c'è un quadro di San
Domenico. 1 due altari laterali sono dedicati alla SS. Trinità e a San
Luigi, con relative tele.
Diocesi: Massa
Carrara-Pontremoli Tel.: 058.57.90.544.
Calendario: Ogni anno vi si
predica l'intero mese di maggio e ha luogo la benedizione degli ammalati. Si
celebra la festa dell'Ascensione e la festa titolare del Santuario «Maria
Aiuto dei cristiani».
Note: Dal maggio 1969 è
stato istituito un premio di pittura estemporanea. Una manifestazione
culturale intesa a valorizzare le bellezze naturali e le origini del
Santuario della Madonna dei Quercioli.
Il Santuario dei Quercioli
si trova ad un centinaio di metri dalla stazione di Massa centro, ed è
intitolato a «Maria aiuto dei cristiani». Vi si venera un antico
affresco che rappresenta la Vergine Madre con il Bambino e
Sant'Antonio da Padova in preghiera. La pittura risale alla metà del XVIII
secolo. Domenico Nocchi la fece dipingere sul muro della sua casa nel
1754.
Alla sua morte la casa venne
venduta e in seguito fu del tutto abbandonata, così la sacra immagine
rimase coperta di rovi.
Il 19 settembre 1831, tre
donne si recarono per una passeggiata in quella località, e
rimasero colpite alla vista di quella bella immagine tutta sorridente e, ai
primi giorni del marzo dell'anno seguente, una delle tre donne condusse
nella stessa località una nipote gravemente inferma che, dopo aver
pregato, fu improvvisamente guarita. Il vero culto iniziò il lunedì di
Pasqua del 1832, quando la fama del miracolo si diffuse. Si pensò
subito ad erigere una chiesa che venne terminata l'anno successivo.
Il 25 maggio 1835 si
verificò un miracolo: Giuseppe Bertizzi, riacquistò la vista dopo aver pregato
la Madonna dei Quercioli. Nel 1932, mentre era rettore del Santuarioil padre
Cappuccino Dionisio Cantarelli, il tempio venne ampliato. Nel 1909, il Santuario
passò sotto la direzione dei Frati Cappuccini della Provincia religiosa di
Lucca, i quali prestano ancora il loro servizio religioso.
Nel 1973 è stata avviata
un'opera di ampi restauri.
La prima chiesa era a croce
greca, con maestosa cupola, su progetto dell'architetto Giuseppe Marchelli
di Modena, e un secolo dopo, la Chiesa fu trasformata a croce latina.
Il miracolo del soldato, dipinto nell'arcata principale, fu eseguito nel
1932 dal pittore Oreste Bontemps di Massa. Si tratta di un rifacimento di
un piccolo quadro ad olio eseguito su tavola, e lasciato dai
commilitoni al Santuario dei Quercioli in ricordo del miracolo.
Nel Santuario si trova un quadro a tempera, di autore ignoto, raffigurante la Madonna con gli emblemi della Concezione, Santa Maria Maddalena, Santa Caterina Vergine e martire, e alcuni angeli. Tale quadro venne portato dal convento dei frati cappuccini di Massa e si fa risalire tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVII.
MONTE ARGENTARIO Santuario della Presentazione di Maria Santissima e di
San Paolo della Croce Padri Passionisti
Diocesi:
Sanna-Pitigliano-Orbetello Tel.: 0564.81.26.41.
Calendario: Si celebra la
festa di San Paolo della Croce il 19 ottobre.
Note: Sono disponibili 12
camere con 30 posti letto per ospitalità. Nei pressi del Santuario-convento si
trova un rustico luogo di ristoro, aperto da Pasqua a tutto settembre.
Il Santuario di San Paolo
della Croce si trova sulla penisola del Monte Argentario ed è il primo
noviziato dell'Ordine dei Padri Passionisti, fondato da San Paolo della
Croce nel 1730. La chiesa venne eretta nella prima metà del Settecento su un
tracciato semplice che ha subito numerosi interventi.
La chiesa è stata restaurata
da alcuni anni con un gradevole spazio a croce greca, il quale, alla
luce mediterranea, assume forma circolare. La facciata, eretta nel 1856, è
neoclassica, incorniciata da lesene e culmina con timpano
triangolare.
La struttura è ritmata da
colonne. Nell'abside, sopra l'altare maggiore, tra i due
armoniosi balconcini dei coretti, è collocata la grande tela della
Presentazione di Maria al Tempio, attribuita a Sebastiano Conca,
amico di San Paolo della Croce. Nel 1855 sono state aperte le cappelle
ai lati dell'ingresso.
All'interno del convento si
ammira l'immagine settecentesca della Madonna con il Bambino, detta la
Regina di Monte Argentario, venerata fin dagli inizi della Congregazione,
di scuola napoletana del Settecento.
Dalla rivista mensile dei Salesiani Maria
Ausiliatrice
Cristina Siccardi
Santuario
Madonna Addolorata, a Rho (Milano).
Festa, 24 aprile e 16
agosto. All'inizio del 1500 esisteva a Rho un piccolo oratorio dedicato
alla Madonna della neve che conteneva un'immagine della Pietà. Il 24 aprile
1583, dal volto della Madonna scesero lacrime di sangue. San Carlo
Borromeo, arcivescovo di Milano, autenticò il fatto e decise la costruzione
di un grande tempio. La fama del santuario richiamò folle di pellegrini.
Sono innumerevoli le grazie e i prodigi attribuiti all'intercessione della Vergine, tanto che il santuario si chiama anche
"Madonna dei miracoli".
Santuario Nostra
Signora di Bonaria, a Cagliari.
Festa, 24 aprile. Secondo la
leggenda, la statua della Madonna che si venera nel santuario proviene dal
mare. Il 25 marzo 1270 una nave era in difficoltà per una furiosa tempesta.
Gettò in mare parte del carico, tra cui una cassa che approdò sulla
spiaggia e, appena approdata, la tempesta si placò. Accorsero gli
abitanti e nella cassa trovarono una statua in legno della Madonna con il
Bambino Gesù. Il santuario venne costruito tra il 1323 e il 1325. La
Madonna di Bonaria è protettrice dei marinai.
Santuario
Madonna dell'Arco, a Napoli.
Festa, il lunedì di Pasqua.
È tra i più antichi e famosi luoghi di culto campani. La denominazione
"dell'Arco" è collegata ad un preciso episodio. Nel 1450, nell'antica
località "Archi", così chiamata per la presenza delle arcate di un
acquedotto romano, si verificò il sanguinamento di una effige sacra della
Vergine, a causa di un colpo infertole volontariamente da un giovane di
Nola. L'immagine, immediatamente venerata dal popolo, divenne fonte di
grandi prodigi. Nel 1593 si iniziò la costruzione del santuario ultimata
nel 1610.
Santuario
Madonna della Ghiara, a Reggio Emilia.
Festa, 29 aprile. Ghiara,
significa ghiaia. Fin dal 1300, sul muro di cinta di un convento che sorgeva
accanto al torrente Grostolo, c'era una nicchia con l'immagine della Madonna.
Nel 1573 un devoto fece eseguire un restauro e in seguito si verificarono fatti
prodigiosi. Nel 1596 fu costruita una prima chiesa e più tardi un nuovo
grandioso santuario.
Santuario
Madonna di Roio, a Poggio di Roio (L'Aquila)
Festa, il lunedì di
Pasqua. Nel 1578, un pastore rinvenne in un bosco una statua mariana.
Decise di portarla a casa ma il mulo su cui era stata sistemata si rifiutò di
muoversi. Il pastore capì che la Vergine voleva restare in quel posto e lì venne
costruita la primitiva cappella, sostituita, nel 1625, con l'attuale santuario,
ricco di marmi e di decorazioni.
Santuario
Madonna del Sangue, a Re (Novara).
Festa, 29-30 aprile. Il 29
aprile 1494, Giovanni Zuccone, avendo perso al gioco scagliò un sasso contro
l'immagine della Madonna affrescata sul muro esterno della chiesetta del
paese. Dalla fronte colpita, sgorgò per più giorni del sangue. Il primo
santuario venne costruito nel 1648. Quello attuale, è stato terminato nel
1958.
Santuario Nostra
Signora di Fatima. Portogallo.
Festa, 13 maggio. In quel giorno, nel 1917, la Vergine apparve a tre bambini, Lucia, Francesco e Giacinta. In seguito, le apparizioni si ripeterono ogni 13 del mese fino a ottobre, quando una folla enorme di pellegrini assistette a prodigi grandiosi. La Madonna - chiese preghiere per la conversione dei peccatori e, della Russia. Nessun'altra apparizione celeste è stata connessa concretamente con gli eventi storici come questa. Con Lourdes, il Santuario di Fatima è tra i più frequentati d'Europa.
Regina Montis
Regalis, a Vicoforte-Mondovì (Cuneo).
Festa, le domeniche di maggio. Verso la fine del 1500, venne sparato un colpo di archibugio su l'immagine della Madonna di un pilone votivo, e l'immagine cominciò a sanguinare. Il prodigio fece nascere una profonda devozione popolare e nell'arco di quattro anni, si iniziò la costruzione del santuario, che però venne portata a termine solo nel Settecento. Il santuario è famoso anche per la sua cupola, la più grande del mondo: alta 74 metri, ha il diametro maggiore di 36 metri.
Santuario Maria Santissima
ad Rupes a Castel Sant Elia (Viterbo).
Festa, 17 maggio. È chiamato "perla dell'Alto Lazio" ed è posto a picco sulla Valle Suppentonia. La sua storia risale ai primi secoli del cristianesimo quando con l'arrivo, nel VI secolo, dei Figli di S. Benedetto, nasce nella Valle il culto della Madonna. Il santuario vero e proprio è scavato in una grotta tufacea, a metà di una parete rocciosa. Nel Settecento, un eremita, Andrea Giuseppe Rodio, in 17 anni di lavoro scavò una galleria, con una scala di 144 gradini che dalla grotta porta al sovrastante pianoro.
Santuario
Madonna del Bosco, a Imbersago (Como).
Festa, 9 maggio. Nel mese di
maggio del 1617, tre pastorelli trovarono un riccio con tre castagne mature,
quindi assolutamente fuori stagione. L'episodio ed altri prodigi convinsero la
popolazione a erigere un santuario mariano. Papa Roncalli, da bambino, lo
frequentava spesso. Nel 1954, da cardinale, Roncalli volle incoronare
l'immagine della Madonna e, da Papa, diede al santuario il titolo di "Basilica
Romana".
Santuario Santa
Maria di Cotrino, a Latiano (Brindisi).
Festa, 5-6 maggio. All'inizio del 1600, a Latiano viveva una donna cieca, sorda e muta. Un giorno ebbe la visione della Vergine che la guarì e la incaricò di recuperare una propria immagine dimenticata in un bosco. A ricordo del prodigio, venne costruito il santuario, in seguito rinnovato e ampliato.
Santuario Nostra
Signora del Pilastrello, a Lendinara (Rovigo).
Festa, 16 maggio. Nel 1509, un temporale
distrusse la casa di Giovanni Borezzo. Si salvò solo una statua della Madonna,
trovata intatta sui rami di una siepe. Sul luogo venne eretto un pilastrello con
sopra la statua. In seguito, fu costruita una cappella e si scoprì che la
sorgente, che scorreva accanto al pilastrello, si tingeva di rosso ogni
qualvolta i muratori la usavano. Incanalata e raccolta, quell'acqua venne
chiamata "bagno della Madonna". Il santuario fu costruito nel 1577.
31/05/2004.
Santuario
"Regina della Pace", a Medjugorje, Erzegovina.
Festa, 25 giugno. La caratteristica chiesa, ormai famosa in tutto il mondo, nasce come chiesa parrocchiale del piccolo paese ed è dedicata a San Giacomo. Ma, a cominciare dal 25 giugno 1981, si manifestarono eventi - mariani tali che ormai è conosciuta come "Santuario della Regina della Pace". Con tale titolo, infatti, si presentò la Vergine ai sei veggenti e le apparizioni, quotidiane, continuano tuttora. Le autorità ecclesiastiche non hanno ancora espresso nessun giudizio sulla autenticità di tali apparizioni.
Santuario
Madonna dei Miracoli, a Casalbordino (Chieti).
Festa, 11 giugno. Nel 1576,
una tempesta si abbatté su Casalbordino, distruggendo le coltivazioni.
Alessandro Muzio, si avviò verso i propri campi per constatare i danni.
Giunto al luogo dove ora sorge il santuario, udì suonare la campana del paese e
si inginocchiò in preghiera. Gli apparve la Vergine. Gli disse che i suoi campi
non avevano subito danni e lo invitò a far costruire sul posto una cappella, in
seguito ampliata. Per le numerose guarigioni, il santuario venne chiamato
"Madonna dei Miracoli".
Santuario La
Consolata, a Torino.
Festa, 20 giugno. È una delle chiese più amate dai
torinesi. L'origine risalirebbe a San Massimo, vescovo della città nel 423,
il quale avrebbe collocato in una cappella preesistente una icona bizantina
avuta in dono da Sant'Eusebio. La storia del santuario si confonde con quella di
Torino, seguendone le varie vicende. La costruzione attuale è frutto di progetti
del Guarini e in parte del Bertola. All'interno si conservano le reliquie
di San Giuseppe Cafasso.
Santuario
Madonna di Montalto, a Messina.
Festa, 12 giugno. L'origine
è legata alla guerra dei "Vespri siciliani" del 1282. La città, presa d'assedio
da Carlo d'Angiò, doveva essere distrutta. I messinesi chiesero l'aiuto alla
Madonna e di notte videro, nel cielo, una misteriosa Dama Bianca che irradiava
una luce fortissima verso le truppe nemiche costringendole a scappare
spaventate.
Santuario
Madonna di Montevergine, a Montevergine (Avellino).
Festa, 25 giugno. Il santuario fondato nel 1124, sul monte Partenio, da San Guglielmo, è tra i più antichi d'Italia. La nuova grandiosa basilica è stata costruita intorno al 1960, - inglobando la primitiva chiesa. L'imponente icona della Vergine, quattro metri e trenta per due e dieci, costituisce una delle più grandiose e suggestive immagini - mariane venerate in Italia.
Santuario
Maria Santissima Addolorata, a Pescara-Colli.
Festa,
prima domenica di giugno. Alla fine del 1500, alcuni pastori trovarono un
dipinto della Vergine Addolorata con sette spade confitte nel cuore. Ogni
tentativo di collocare l'immagine nella chiesa di Castellammare, ora
quartiere Colli, fu inutile. Per cui fu - necessario costruireuna cappella
sul posto.
Santuario
Madonna della Bozzola.
Nel 1465 Maria apparve ad una fanciulla sordo muta di Garlasco (provincia di Pavia, Lombardia), in una località campestre, denominata in dialetto locale "BUSLA' ", italianizzata in BOZZOLA. Maria diede alla fanciulla il dono della parola e dell'udito, in modo da andare a dire a tutti che in questo luogo sarebbe dovuto sorgere un Santuario a Lei dedicato, e che i fedeli che a Lei (Maria) si rivolgessero, avrebbero sperimentato i tesori della Sua Misericordia.
Santuario di
Pietralba, a Nova Ponente (Bolzano).
Festa, 16 luglio. L'origine
del santuario risale al 1553 quando ad un contadino di nome Leonardo
Wiessensteiner, titolare di un maso nel pianoro di Pietralba, a quota 1520
metri, apparve la Madonna, lo guarì dall'epilessia e gli chiese di
costruire una cappella in suo onore. Quella piccola cappella già nel 1673 era
diventata una chiesa e nel 1718 i
Servi di Maria, che ne avevano assunto la titolarità, vi affiancarono un
monastero.
Santuario
Madonna degli Angeli, a Barbana Grado (Gorizia).
Festa, il 2 e il 27 luglio.
Barbana è una minuscola isoletta situata all'interno della laguna di
Grado. Secondo la leggenda,
nell'anno 592 - una violentissima mareggiata fece arenare sull'isola una statua
di legno della Madonna col Bambino. Venne costruita una prima chiesetta.
Nel 1231 i cittadini gradesi furono salvati da una terribile pestilenza. Da
allora, la prima domenica di luglio di ogni anno, una lunga processione a
di barche si reca sull'isolotto.
Santuario
Nostra Signora di Montallegro, a Rapallo (Genova).
Festa, 2 luglio. Nell'estate
1557, la Vergine apparve a un contadino indicando un'antica immagine presso
una fonte a testimonianza dell'avvenimento. L'immagine, portata a Rapallo,
ritornò da sola sul monte, segnalando il luogo dove si doveva costruire il
santuario. Nel 1558, si provvide alla costruzione dell'edificio, che sorge sulla
montagna sopra Rapallo. L'immagine venerata è una tavola greco-bizantina,
su cui sono raffigurati il Transito della Madonna alla presenza della Santissima
Trinità.
Santuario
Madonna dell'Umiltà, a Pistoia.
Festa, 17 luglio. Nel luglio
del 1490, la città di Pistoia era insanguinata da lotte intestine. Un gruppo di
persone si rifugiò in una cappelletta, in cui campeggiava un'immagine della
Vergine che allatta il Bimbo. Mentre pregavano, videro grondare dalla fronte
della Vergine gocce di sudore. Corsero in città gridando al miracolo. La notizia
ebbe l'effetto di far smettere i combattimenti e tutti insieme accorsero a
vedere il prodigio.
Santuario
Madonna della Creta, a Castellazzo Bormida (Alessandria).
Festa, seconda e terza
domenica di luglio. Il santuario risale al tempo della peste del 1630. I fedeli
ricorsero all'aiuto della Vergine, per essere liberati dal flagello. Nel 1947,
Pio XII, esaudendo il desiderio dell'Associazione dei motociclisti,
proclamò la Madonna della Creta patrona dei centauri.
Santuario
Madonna delle Grazie al Sasso, a Santa Brigida (Firenze).
Festa, 2 luglio. Secondo la tradizione, fin dal quinto secolo sul luogo vi era una icona mariana. Nell'undicesimo secolo, venne costruito un oratorio che ora è inglobato nella cripta della chiesa. Nel 1484, la Vergine apparve a due sorelline che pregavano per il loro padre moribondo. La Madonna guarì quell'uomo e venne costruito l'attuale santuario.
Santuario Madonna di Rocciamelone, a Mompantero di Susa
(Torino).
Festa, 5 agosto. Il
Rocciamelone, quota 3538, è una delle vette più alte delle Alpi Cozie
italiane. Il nome significa "montagna del sacrificio". Nel 1358, il
marchese Bonifacio Rotario d'Asti sali lassù a portare un Trittico di
bronzo, quale ex voto per il ritorno in patria dopo una crociata. Nel 1899,
sulla vetta venne collocata una statua della Vergine alta tre metri. Nel
1960, è stato costruito il nuovo santuario a valle, accessibile alla gente.
Santuario
Madonna di Monteberico, a Vicenza.
Festa, 15 agosto. Le origini
del santuario sono legate a due apparizioni della Madonna a Vincenza Pasini nel
1428: la Vergine prometteva la fine della peste che imperversava in città
se in quel luogo le fosse stata dedicata una chiesa. Così, in pochi mesi,
sorse una prima chiesetta, ampliata poi nel 1475 ad opera di Lorenzo da Bologna,
su disegno di Palladio. Nel 1700, il santuario fu collegato alla città con un
porticato composto da quindici rampe di scale e altrettante cappelle
dedicate ai misteri del Rosario.
Santuario
Santa Maria degli Angeli, ad Assisi (Perugia).
Festa, 2 agosto. È un santuario grandioso: il settimo in
ordine di grandezza fra le chiese cristiane. Fu costruito nel 1500 dal
Vignola, inglobando al suo interno, l'umile chiesetta della Porziuncola, che San
Francesco ricevette in dono dai Benedettini del Subasio e che divenne il nucleo
del primo convento francescano, e la Cappella del Transito, luogo nel quale
S. Francesco morì il 4 ottobre 1226.