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Si cercano esperti contro Belzebù. I vescovi del Triveneto, di fronte alle crescenti richieste, reclutano esorcisti e medici esperti per aiutare i fedeli che si sentono vittime del Maligno.

La notizia, rilanciata ieri dal Gazzettino, conferma la tendenza che si è manifestata negli ultimi anni: sono sempre di più le persone che di fronte alla malattia, agli affari che vanno male, alle delusioni amorose si sentono vittime di malocchi e fatture. Così i vescovi del Triveneto hanno discusso la cosa e hanno deciso di affiancare stabilmente ai sacerdoti anche psicologi e medici, per meglio aiutare chi si rivolge alla Chiesa. Sacerdoti ed esperti, si legge nel comunicato finale della riunione, dovranno essere «sempre più preparati ad affrontare le richieste di aiuto, sia nella fase di ascolto e di discernimento dei singoli casi per definire la vera natura del disagio, sia in quella dell’intervento di cura e, ove necessario, di esorcismo». La realtà del Nordest non è diversa, quanto all’azione vera o presunta di Satana, dalle altre regioni italiane. «C’è un numero crescente di richieste di esorcismi - conferma al Giornale padre Giancarlo Gramolazzo, presidente dell’Associazione internazionale degli esorcisti - e purtroppo i mass media fanno apparire il diavolo come una figura diversa da ciò che realmente è». La mancanza di fede autentica fa crescere la superstizione, «tanti tendono a de-responsabilizzarsi - spiega l’esorcista - non sanno affrontare la sofferenza e attribuiscono ogni disturbo fisico o spirituale all’azione del demonio». Dal punto di vista statistico, spiega padre Gramolazzo, che esercita come esorcista dal 1973 nella diocesi di Roma, «su 100 persone che si rivolgono a noi, soltanto quattro o cinque sono vittime di autentiche possessioni diaboliche. Altre dieci o venti circa sono colpite da vessazioni - come nel caso di Padre Pio - ma non sono possedute. Tutte le altre, cioè il 75-80 per cento, sono persone influenzate negativamente, che hanno bisogno d’aiuto».

L’esorcista le ascolta e cerca con i dovuti modi di indirizzarle dal medico. «Non è sempre facile - aggiunge Gramolazzo - perché alcuni sono convinti di essere indemoniati pur senza esserlo e girano da un esorcista all’altro per trovare chi glielo confermi». La necessità dell’aiuto di medici e psicologi nei casi che non hanno origine direttamente satanica non deve però far abbassare la guardia. Ne è convinto padre Gabriele Amorth, il più famoso esorcista italiano. «C’è sempre maggiore richiesta di esorcismi - confida - perché c’è sempre più gente che frequenta maghi, fattucchiere o che entra in contatto con le sette sataniche. Servono esorcisti “pratici”, con esperienza. Purtroppo di recente a Torino l’arcivescovo ha nominato quattro esorcisti “novelli” mettendo a riposo quelli che avevano una lunga esperienza. Non essendoci una scuola, l’unico modo per imparare è quello di frequentare chi pratica da tempo gli esorcismi. Temo che il fenomeno continui ad essere sottovalutato».

Il principe delle tenebre, la cui grande vittoria qualche decennio fa era stata quella di far credere che non esisteva, oggi fa credere di essere presente solo nelle eclatanti e oscure manifestazioni di possessione. In entrambi i casi, si dimentica che le sue tentazioni sono quotidiane e riguardano tutti.

di Andrea Tornielli - giovedì 29 novembre 2007, 09:31

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